GEOGRAFIE OPERAZIONALI. Strategie spaziali e mappe dinamiche dell’urbanizzazione regionale
è una ricerca finanziata nell’ambito del bando Ricerca di base (RIBA) 2021, del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.
Area industriale tra Calcio e Cividate al Piano, Bergamo. Elaborazione da Google Maps 2022
Attraverso un approccio interdisciplinare, che tiene insieme il piano delle politiche, dei piani e delle strategie spaziali con quello delle trasformazioni dell’urbanizzazione regionale, della statistica e della sua rappresentabilità, la ricerca propone un aggiornamento di restituzioni grafiche, ma anche di letture geografiche critiche in un contesto di profondo cambiamento socio-economico (la crisi economicofinanziaria, 2007-2012; l’emergenza sanitaria determinata dal virus SARS-CoV-2) e politico (il
New Green Deal, 2019; il New European Bauhaus, 2020; la New Leipzig Charter e il Piano per la Ripresa dell’Europa – Commissione Europea, 2019, 2020a, 2020b; 2020c; il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Governo Italiano, 2021).
Porto di Genova Pra’ – Porti di Genova. Elaborazione da Google Maps 2022
Cava di calcare a Rezzato, Brescia. Elaborazione da Google Maps 2022
A partire da queste considerazioni, la ricerca ha tre obiettivi:
1) sviluppare un repertorio aperto di mappe processuali e dinamiche dei paesaggi operazionali “costruiti”, su scala macro-regionale (con riferimento a settori, dimensioni, morfologie, connessioni con reti e flussi globali, europei e nazionali) e su scala urbana (correlata a specifiche dinamiche di trasformazione e politiche spaziali), attraverso l’individuazione di alcuni focus tematici territoriali;
2) sperimentare un doppio registro di lettura critico-visuale tra politiche e progetto attraverso tentativi di spazializzazione delle agende territoriali esplicite di poteri e attori istituzionali, ma anche implicite di poteri e attori economici coinvolti, e degli impatti delle scelte rispetto al tema della transizione ecologica (delle attività produttive e dell’ambiente costruito), riconoscendo e verificando le narrazioni spaziali e le retoriche di tali risposte;
3) rileggere e aggiornare la riflessione critica e il dibattito interdisciplinare sulle geografie dei paesaggi operazionali più recenti attraverso tentativi di figurazione territoriale (insularità estese, tessuti notevoli, corridoi compositi, luoghi cospicui); In questa traiettoria, la ricerca considera il Nord Italia, non come un recipiente territoriale, ma come punto di partenza e campo dinamico e aperto di osservazione “al plurale”, che vede in esercizio – e in tensione – una articolazione complessa di paesaggi operazionali fatti di nodi- piattaforme-corridoi, più o meno connessi. Un territorio che esprime il cambiamento socio-economico e spaziale in atto, ma anche diverse forme di crisi e di
spoliazione e la domanda crescente di “spazializzazione” delle visioni politiche a scale
differenti.